Qual è la regola sciaraitica sulla celebrazione del compleanno del profeta?

VERAMENTE IMPORTANTE

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  1. Comunità_sorelle_musulmane
     
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    Ed egli ha risposto:


    Noi riteniamo che una persona non perfeziona la propria fede sino a quando non ama il messaggero di Allah (صعلم), e non lo adora in quanto tale, e in un modo appropriato e a lui idoneo. Non c’è alcun dubbio riguardo alla missione del messaggero (صعلم), e non parlo della sua nascita, ma della sua missione apostolica, siccome inviato. Come disse la ‘gente della conoscenza’ (أهل العلم): la chiamata ebbe inizio con l’imperativo “Leggi!” (إقرأ), che fu trasmesso assieme alla ‘Sura del Mantello’ (المدثر), e non c’è alcun dubbio che la sua missione sia un beneficio per tutta l’umanità. Come ha detto l’Altissimo:


    قُلْ يَا أَيُّهَا النَّاسُ إِنِّي رَسُولُ اللَّهِ إِلَيْكُمْ جَمِيعًا الَّذِي لَهُ مُلْكُ السَّمَاوَاتِ وَالْأَرْضِ ۖ لَا إِلَـٰهَ إِلَّا هُوَ يُحْيِي وَيُمِيتُ ۖ فَآمِنُوا بِاللَّهِ وَرَسُولِهِ النَّبِيِّ الْأُمِّيِّ الَّذِي يُؤْمِنُ بِاللَّهِ وَكَلِمَاتِهِ وَاتَّبِعُوهُ لَعَلَّكُمْ تَهْتَدُونَ ـــ الأعراف ١٥٨


    (Di': «Uomini, io sono un Messaggero di Allah a voi tutti inviato da Colui al Quale appartiene la sovranità dei cieli e della terra. Non c'è altro dio all'infuori di Lui. Dà la vita e dà la morte. Credete in Allah e nel Suo Messaggero, il Profeta illetterato che crede in Allah e nelle Sue parole. Seguitelo, affinché possiate essere sulla retta via»).


    Stando così le cose, allora l’adorazione, l’ossequio, la gentilezza nei suoi confronti, e il fatto di prendere egli quale Imam, quale guida, non dovrebbe oltrepassare il limite di ciò che ci viene prescritto assieme agli atti cultuali, perché l’inviato di Allah (صعلم) è morto, e non ha esortato la sua comunità ad un bene diverso da quello da lui designato e ordinato, e non c’è alcun male per la comunità, che egli non abbia ravvisato e dal quale non l’abbia redarguita. Quindi, dal momento che crediamo in lui quale Imam, quale guida, non possiamo arrogarci il diritto di festeggiare la sua nascita o celebrare la ricorrenza della sua missione apostolica. Il rito significa felicità, gioia, venerazione, e tutto questo fa parte degli atti di adorazione che ci avvicinano ad Allah, e non ci è consentito promulgare a nostro arbitrio norme cultuali, ma dobbiamo necessariamente attenerci a quelle già prescritte da Allah e dal suo messaggero. Di conseguenza, celebrare il compleanno è un’innovazione. E il profeta (صعلم) ha detto: " كل بدعة ضلالة " (ogni innovazione è fuorviamento). Ha proferito queste celebri parole, ed egli (صعلم) è il più edotto, il più informato e il più eloquente tra gli uomini in ciò che asserisce e negli insegnamenti che impartisce, non c’è alcun dubbio in merito a questo. Il messaggero (صعلم) ha detto di ogni innovazione essere una devianza, e ciò significa l’aver perso la retta via (الهدى), e come viene riportato in un hadith dal Nisa’ī: "وكل ضلالة في النار" (Ogni fuorviamento porta al fuoco eterno). Quindi, se la celebrazione del suo compleanno (صعلم) fosse stata tra le cose gradite ad Allah e al suo messaggero, allora sarebbe certamente ammissibile; e se fosse stata ammissibile, allora si sarebbe mantenuta, perché Allah (تع) ha garantito la conservazione della sua Legge; e se si fosse mantenuta, allora i califfi ben guidati, i compagni, i seguaci, e tutti coloro che li hanno seguiti operando il bene, avrebbero abbandonato tale pratica. Dal momento che non hanno fatto niente di tutto questo, ed è notorio che questa pratica con fa parte della religione di Allah, vorrei dare un consiglio ai nostri fratelli musulmani in generale, di evitare queste cose la cui legittimità non è stata appurata né nel Libro di Allah, né nella Sunnah del suo messaggero (صعلم), né è rinvenibile nelle azioni dei compagni (رضه), e altresì di concentrarsi su ciò che v’è di esplicito nella Šarī’a, negli obblighi, e nei precetti tradizionali, tutto ciò è sufficiente e conveniente sia per gli individui che per la società.


    E se pensate allo status dei cultori di siffatte innovazioni, li troverete riluttanti non solo riguardo al molte raccomandazioni, ma noncuranti anche rispetto ai tanti doveri e obblighi religiosi. Questa è solo una delle tante celebrazioni in cui si ostenta una smisurata esaltazione del profeta (صعلم), che porta a commettere il peccato di širk maggiore (الشرك الأكبر), e che comporta l’uscita della religione naturale; l’inviato di Allah (صعلم) si battè con gli uomini proprio a causa di questo, per il loro sangue, i loro soldi e la loro discendenza. Abbiamo sentito che durante queste celebrazioni vengono anche recitati dei poemi, e ciò esula completamente dalla religione, come quando fanno risuonare i seguenti versi del Buçirī:


    يا أكرم الخلق مالي من ألوذ به سواك عند حلول الحادث العمم


    Oh tu che sei la migliore delle creature: In chi potrò cercare rifugio se non in te, all’avvento della più universal delle sciagure?


    إن لم تكن في معادي آخذاً بيدي فضلاً وإلا فقـل يا زَلَّة القـدم


    Se il giorno del ritorno non mi prenderà per mano per sua grazia, allora sì, di pure: ‘Che caduta!’


    فإن من جودك الدنيا وضرتها ومن علومك علـم اللوح والقلم


    Dalla tua generosità infatti traggono vita la vita mondana e sua sorella (l’altra vita). E delle tue conoscenze fanno parte la scienza della tavola (ben custodita) e del Calamo.


    وكذلك قوله : ( ومن علومك علم اللوح والقلم ) ومن : هذه للتبعيض ولا أدري ماذا يبقى لله تعالى من العلم إذا خاطبنا الرسول عليه الصلاة والسلام بهذا الخطاب .


    Siffatti attributi non si addicono se non ad Allah (تع), e resto esterefatto di fronte a chi pronuncia queste parole. Se comprende quello che dice, come si giustifica dicendo al profeta (صعلم): “Dalla tua generosità infatti traggono vita la vita mondana e sua sorella (l’altra vita)”? La preposizione “Da” si riferisce ad una parte del tutto, “la vita mondana” è per l’appunto la vita terrena, mentre l’espressione “sua sorella” è “l’altra vita”. Quindi se la vita presente e la vita a venire sono scaturite dalla generosità del messaggero (صعلم), e non da tutta la sua generosità, che cosa resta di Allah (عز وجل), dal momento che ciò che rimane di lui non può trovarsi né in questa vita né nell’altra. Inoltre le sue parole: “E delle tue conoscenze fanno parte la scienza della tavola (ben custodita) e del Calamo”. “Da” si riferisce ancora ad una parte del tutto, e a questo punto non so cosa rimane di Allah (تع) se parliamo del messaggero (صعلم) in questo modo.


    E adagio oh mio fratello musulmano... Se hai timore di Allah (عز وجل) che ha fatto discendere il messaggero (صعلم) nel rango che Allah gli ha conferito in questa discesa… Egli è un servo di Allah e suo messaggero, dunque dì ‘egli è suo servo e suo messaggero’, e confida in ciò che il suo signore gli ha ordinato e incaricato di trasmettere all’umanità:


    قُل لَّا أَقُولُ لَكُمْ عِندِي خَزَائِنُ اللَّهِ وَلَا أَعْلَمُ الْغَيْبَ وَلَا أَقُولُ لَكُمْ إِنِّي مَلَكٌ ۖ إِنْ أَتَّبِعُ إِلَّا مَا يُوحَىٰ إِلَيَّ ـــ الأنعام ٥٠


    (Di': «Non vi dico che possiedo i tesori di Allah e neppure che conosco l'invisibile, né vi dico di essere un angelo: seguo solo quello che mi è stato rivelato»).


    E in ciò che Allah gli ordinò dicendogli:


    قُلْ إِنِّي لَا أَمْلِكُ لَكُمْ ضَرًّا وَلَا رَشَدًا ـــ الجن ٢١


    (Di': «In verità non posso né nuocervi, né giovarvi»).


    Inoltre:


    قُلْ إِنِّي لَن يُجِيرَنِي مِنَ اللَّهِ أَحَدٌ وَلَنْ أَجِدَ مِن دُونِهِ مُلْتَحَدًا ـــ الجن ٢٢


    (Di': «In verità nessuno potrà proteggermi da Allah e mai troverò rifugio all'infuori di Lui»).


    Anche se Allah volesse fare qualcosa al profeta (صعلم), nessuno potrebbe proteggerlo da Allah (ستع).


    Così il risultato di queste cerimonie o celebrazioni riguardanti la nascita del profeta (صعلم), non è soltanto una mera novità nell’ambito della religione, ma concerne anche altre cose riprovevoli, che possono portare a commentere širk.


    Così, in base a quel che abbiamo sentito, la promiscuità tra uomini e donne, il frequente battimani, l’uso di tamburi, e altre cose riprovevoli, costituiscono motivi sufficenti per discostarsi da queste pratiche, delle quali nessun credente può avere dubbi sulla loro illiceità. E siamo soddisfatti di quel che Allah e il suo messaggero hanno stabilito per noi, e ciò rinsavisce i cuori e giova ai paesi così come alla gente.


    “Fatawa aš- Šaikh Muhammad as-Salih al-‘Uthaymyn, a cura di Ašraf ‘Abd al-Maqswd (1/126)
     
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