l' infibulazione (circoncisione femminile)

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  1. yasmine_alhamdulillah
     
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    L’infibulazione non e` assolutamente una pratica Coranica visto cheil Corano proibisce ogni azione che puo` danneggiare il corpo o la salute. Del resto l’Islam non potrebbe non vietare una pratica che rende il rapporto sessuale molto doloroso per la donna. Infatti l’Islam, diversamente dal Cristianesimo , attribuisce una grande importanza al rapporto intimo tra coniugi che deve essere piacevole per entrambi. Lo stesso Muhammad(SAAS) istruiva gli uomini ad accostarsi alle proprie mogli con dolcezza inviando messaggeri d’amore “baci e parole affettuose ”.
    In realta` l’infibulazione, pratica del tutto sconosciuta in Medio Oriente dove l’Islam ha avuto la sua prima diffusione, e` praticata esclusivamente in alcune regioni dell’Africa in paesi sia musulmani (Egitto, Somalia) sia cristiani (Eritrea)
    Le origini delle mutilazioni sessuali femminili sono legate a tradizioni dell’antico Egitto (da qui il nome di infibulazione faraonica). Si calcola che in Egitto, nonostante la pratica sia vietata[1], ancora oggi tra l'85% e il 95% delle donne abbia subito l'infibulazione[2]. La Somalia, dove la pratica è diffusa al 98% [2], è stata definita dall'antropologo de Villeneuve le pays des femmes cousues, il paese delle donne cucite[3].
    L'infibulazione e l'escissione del clitoride non sono menzionate dal Corano: non è dunque richiesta dall'Islam alcuna forma di manipolazione dei genitali (tra cui l'infibulazione) che rechi danno fisico alla donna. Secondo diversi studiosi non è neppure considerato accettabile nell'Islam che sia limitato il piacere sessuale della donna[4]. Di qui il fatto che la giurisprudenza coranica ammetta, fra le cause di divorzio, difetti fisici della sposa, come ad esempio una circoncisione mal riuscita[5]. Il padre del Kenya moderno, Jomo Kenyatta, difese l'infibulazione come una pratica culturale importante.
    Sebbene non sia in nessuna sua parte richiesta dal Corano, l'infibulazione è però una pratica che si può riscontrare anche in alcuni paesi islamici (la parte meridionale dell'Egitto, Sudan, Somalia, Eritrea, Nigeria) dove viene consigliata come sistema utile a mantenere intatta la purezza della donna. In Indonesia un'associazione islamica sta finanziando campagne di infibulazione gratuita all'interno delle scuole. Così secondo una Fondazione istituita da Waris Dirie avrebbe già reso possibile l'infibulazione del 96 per cento delle bambine indonesiane[6].
    In Somalia, una donna che non è infibulata, viene considerata impura. Per tanto, non riesce a trovare marito e rischia l'allontanamento dalla società[7].
    La stessa Ayaan Hirsi Ali, venne infibulata all'età di cinque anni, assieme alla sorella di quattro ed è una delle principali sostenitrici contro le mutilazione femminili, nonché testimone di come questa pratica sia tipica delle società islamiche[8].
    Il presidente Thomas Sankara mise al bando con una legge nel 1985 l'escissione e l'infibulazione in Burkina Faso.
    Nel Cristianesimo le mutilazioni, anche quelle autoinflitte, sono considerate un peccato contro la santità del corpo e sono quindi proibite. Ma essendo l'infibulazione legata a culture tribali precedenti la cristianizzazione, tale pratica si è conservata, soprattutto tra i copti (ortodossi e cattolici) e nel Corno d'Africa (Eritrea, Etiopia)

    C'è PERò DA SPECIFICARE,che secondo l' isalm wahabita è necessario secondo gli Shafi è sunna ...ma non si tratta di infibulazione,ma di un piccolo taglio posto sopra al clitoride. fondato su questo hadeet:
    Da Aicha (ra) : Disse il Profeta sAaws: quando un uomo siede tra le quattro parti (braccia e gambe di sua moglie) e le due parti circoncise si incontrano, allora il ghusl è obbligatorio – Sahih Muslim 349

    A QUESTO PUNTO,COME SEMPRE NON CI RESTA CHE DIRE ALLAH NE SA DI PIù.
     
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0 replies since 9/6/2011, 08:23   703 views
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